

Low-code e AI: il futuro del design digitale
Design digitale: un fattore strategico per il successo.
La trasformazione digitale nel mondo industriale sta vivendo un’accelerazione senza precedenti. Le aziende stanno investendo in soluzioni digitali non solo per ottimizzare processi e ridurre i costi, ma per migliorare la produttività e sviluppare nuovi modelli di business data-driven. In questo scenario in continua evoluzione, il design digitale non è più un dettaglio estetico o funzionale: è diventato un fattore strategico per il successo.
Né abbiamo parlato in occasione del “Low-code day” organizzato da Siemens Mendix il mese scorso presso il museo Ferrari a Modena.

Dal prodotto al servizio: un nuovo paradigma di valore
Il value pool si è spostato in modo deciso dall’hardware verso il software, i servizi e le soluzioni integrate. Subscription, pay-per-use, product-as-a-service: sono questi i nuovi modelli che guidano l’innovazione. Il focus si sposta dalla mera funzionalità del prodotto alla capacità di offrire esperienze digital-first ad alto valore percepito.
In questo contesto, un’interfaccia utente intuitiva, immersiva e adattabile può determinare il successo o il fallimento di una soluzione. Infatti è quella il punto focale dove il cliente incontra, percepisce e scambia valore con il brand che eroga il servizio. Lo vediamo tanto nelle piattaforme consumer come Spotify, che trasformano ogni interazione in un momento di ingaggio emozionale, quanto nei sistemi enterprise come Salesforce, dove la qualità dell’esperienza d’uso incide direttamente sulla produttività e sul valore percepito dal cliente. È qui che si costruisce la fiducia, si rafforza la relazione e si consolida la percezione di qualità.
Design e AI: una nuova alleanza
L’intelligenza artificiale generativa sta ridefinendo i confini del digital design. Dalla generazione automatica di layout e componenti UI- che consente di creare in pochi istanti interfacce coerenti e responsive, partendo da semplici input testuali o dati di progetto - fino all’ottimizzazione real-time dell’esperienza utente, dove l’AI analizza il comportamento degli utenti per adattare dinamicamente contenuti, flussi e micro interazioni in base al contesto d’uso, l’AI consente al designer di concentrarsi su ciò che conta davvero: la creatività, la strategia e il valore.
Quando adottata in modo strategico, l’AI può:
Accelerare lo sviluppo attraverso strumenti di prototipazione assistita
Generare varianti di design basate sui dati d’uso
Migliorare accessibilità e personalizzazione
Ottimizzare interfacce per diversi dispositivi e contesti
Lontana dall’essere solo uno strumento di automazione, l’AI è diventata un vero e proprio motore di innovazione.
Verso un digital design più veloce, modulare e scalabile
La crescente complessità del panorama digitale richiede un cambio di passo. Le aziende devono adottare processi più agili, strumenti low-code/no-code, metodologie iterative e design system evoluti per accelerare la creazione di esperienze efficaci e coerenti.
Il digital design non può più essere frammentato o artigianale: servono componenti riutilizzabili, framework standardizzati e piattaforme capaci di garantire coerenza, scalabilità e rapidità. Anche l’accessibilità gioca un ruolo cruciale. Le esperienze digitali devono essere inclusive e universali, progettate per ambienti industriali complessi e per utenti con livelli di competenza tecnologica diversi.
Innovazione e velocità: due leve interconnesse
Nel contesto attuale, l’innovazione non può più essere separata dall’efficienza. Le aziende devono reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato, bilanciando velocità e qualità.
Questo significa ripensare l’intero percorso di progettazione e sviluppo, rendendo ogni fase più fluida e reattiva: dall’idea iniziale fino alla realizzazione concreta del prodotto. Solo un approccio integrato, che combini prototipazione rapida, AI generativa e flussi di lavoro automatizzati, può garantire risultati tangibili e sostenibili.
Un nuovo modello per il digital design
Il modello tradizionale, fondato su consulenze personalizzate e relazioni costruite nel tempo, resta valido per progetti molto complessi, ma mostra dei limiti quando si tratta di crescere in modo rapido e scalabile. In un mercato globale sempre più competitivo, a fare la differenza sono la chiarezza dell’offerta, la trasparenza dei costi e la velocità nell’attivare soluzioni. Per questo motivo, il digital design deve evolvere in un servizio on-demand: semplice da scegliere, attivare e scalare, senza la necessità di lunghe fasi preliminari o trattative complesse.
Il futuro è già qui
Il futuro del digital design è fatto di esperienze che si adattano in modo intelligente ai bisogni degli utenti, anticipano le loro esigenze e creano valore reale in ogni interazione. Le aziende che riusciranno a integrare il design con l’intelligenza artificiale e con processi più agili saranno in grado di offrire soluzioni più rapide, efficaci e personalizzate, conquistando così un vantaggio competitivo decisivo.
In questo nuovo scenario, ci stiamo avviando verso la creazione di piattaforme sempre più agili, intelligenti e collaborative che permetteranno di trasformare radicalmente il modo in cui progettiamo esperienze digitali. La direzione è tracciata: il digital design del futuro sarà una leva strategica per innovare, crescere e competere nei mercati globali.